E’ iniziata la collaborazione con il Resto del Carlino di Reggio con il quale, ogni venerdì, ci occuperemo di salute.
Qui la prima intervista della rubrica al dottor Luciano Masini di venerdì scorso sull’influenza, a cura di Luigi Manfredi.
La REGIONE ha già lanciato la campagna di vaccinazione contro l’influenza, malattia stagionale che ogni anno mette a letto mediamente il 10% degli italiani (In Emilia Romagna si stima che lo scorso inverno si siano ammalate 681mila persone). In vista dell’arrivo del virus facciamo il punto della situazione col dottor Luciano Masini, specialista in medicina interna, ematologia e pediatria, collaboratore del servizio di medicina – lungodegenza di Villa Verde.
Dottor Masini, facciamo chiarezza: cos’è l’influenza?
“E’ una virosi caratterizzata da sintomi generali (febbre, malessere, spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e da sintomi respiratori (tosse, mal di gola, respiro affannoso)”
Malattie para influenzali e l’influenza vera e propria…
“Diciamo intanto che le virosi respiratorie stagionali arrivano ai primi freddi e ci colgono impreparati, in primis sull’abbigliamento.
Virus parainfluenzali, influenzali, rinovirus – c’è una gamma molto ampia – hanno gli stessi sintomi dal punto di vista clinico”
Come si diffonde il virus dell’influenza?
“E’ un virus che sta bene d’inverno e si diffonde con le goccioline di saliva e con le nostre espettorazioni negli ambienti affollati”
Come si previene?
La diffusione viene limitata con l’isolamento del paziente e con accorgimenti semplici (lavaggio delle mani, mascherina) mentre la prevenzione si ottiene solo con la vaccinazione che conferisce sia l’immunità individuale che la cosiddetta “immunità di gregge” alla popolazione interrompendo la catena di contagio.”
Quali terapie farmacologiche sono utili?
“Detto che la febbre è uno strumento di difesa dell’organismo, gli antiepiretici quando la febbre sale molto e magari non abbiamo la possibilità di stare qualche giorno a riposo (il rimendio comunque migliore).”
Gli antibiotici invece sono banditi, giusto?
“Non servono a nulla perché agiscono sui batteri e non sui virus”
Molti si chiedono: il vaccino è sicuro?
“Assolutamente sì ed è l’unico strumento di prevenzione. In Italia vengono utilizzati solo vaccini inattivati, cioè senza particelle virali intere attive. Il vaccino di quest’anno è tetravalente, copre cioè quattro ceppi”
Quali reazioni avverse sono state riscontrate?
“Reazioni locali come arrossamenti o comunque blande”
Chi si deve vaccinare senz’altro?
“Gli over 65 anni, le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze, polmonite soprattutto, le persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale”
E i bambini?
“Fino a sei mesi non è auspicabile, poi sì, tenendo conto che i bimbi hanno la più alta probabilità di ammalarsi (10 volte in più dell’anziano) e di diffondere il virus”
E i soggetti con malattie autoimmuni?
“In questo caso deve essere lo specialista a decidere”.
In conclusione?
“Considerando la sicurezza del vaccino e la riduzione dei costi sociali (si pensi che per ogni euro investito in vaccini se ne recuperano in media 18), la vaccinazione è fortemente raccomandata. Dobbiamo combattere lo scetticismo”