Gentilissima dott.ssa Grendene siamo in autunno e tutti pensiamo già alle leccornie natalizie ed il Benessere?
Il Benessere si prepara al Natale con noi. Quando si parla di Natale, sembra che ci dobbiamo dimenticare le buone regole di vita e che ci possiamo permettere tutto e senza misura, ma non è così. Ci si può permettere tutto, ma con buon senso.
Cosa intende?
In ogni momento dell’anno dobbiamo ricordarci di portare rispetto al nostro corpo sia in termini di alimentazione, che di sonno, che di esercizio fisico che di cura della pelle. Non possiamo chiedere a Babbo Natale ciò che noi per primi non ci impegniamo ad ottenere o mantenere: la buona salute.
Partiamo dall’alimentazione: che consigli ci può dare?
Innanzitutto ricordiamoci di rispettare sempre i 5 pasti, possibilmente bilanciati. I grandi alleati della nostra salute sono acqua, frutta e verdura, legumi, cibi integrali e proteine di origine animale, dal pesce agli insaccati leggeri…di questo debbono abbondare le nostre tavole. Dobbiamo innanzitutto ricordarci che il nostro corpo è prevalentemente costituito di acqua e che un adeguato apporto di questo nutriente è fondamentale per garantire un buon funzionamento metabolico e per disintossicare l’organismo. Anche con l’arrivo del freddo è importante bere…almeno 2 lt di acqua al giorno; per facilitarci il compito possiamo bere tisane calde, di ogni gusto e sapore…frutti di bosco, vaniglia e cannella…e chi più ne conosce, più ne beva. Con la frutta e la verdura abbiamo un importante apporto di sali minerali e vitamine, antiossidanti naturali che ci aiutano a contrastare i danni da radicali liberi. Ricordiamoci, però, che la frutta è zuccherina; riserviamola agli spuntini ed in giusta quantità. Ammesse anche le castagne e la frutta secca, non sono da demonizzare, ma da assumere in giusta quantità. E non dimentichiamoci, rapiti dai dolci e dalle paste ripiene, della quota proteica: il metabolismo non deve andare in letargo, deve lavorare!
Lei, dottoressa, consiglia di iniziare una dieta in autunno-inverno?
Dieta, nell’antica medicina greca, significava “complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo ecc.) atte a mantenere lo stato di salute” ed ogni momento dell’anno dev’essere considerato ottimo per iniziare un percorso di rieducazione alimentare. Ovviamente non si deve essere spinti dal voler ottenere il risultato subito…ossia iniziare a ottobre con una taglia 54 per indossare il tubino taglia 40 a Natale, oppure partire da un quadro di obesità pensando di essere in perfetto peso forma sugli sci per il ponte dell’Immacolata. Sarebbe ingannevole e poco professionale promettere questo a chi è obeso ed, inoltre, sarebbe un modo semplicistico e scorretto di intraprendere un percorso di rieducazione alimentare. Io preferisco pensare con i miei pazienti che durante l’inverno tendiamo tutti ad “appesantirci” e, quindi, dobbiamo, innanzitutto, prevenire questa tendenza. Inoltre, con il freddo, possiamo sfruttare la termogenesi (cioè quel meccanismo fisiologico che ci permette di adattare la temperatura corporea al freddo utilizzando le nostre riserve) per dare una spinta in più al dimagrimento. La stagione invernale ci permette, più di altre, di sperimentare assieme da subito le tentazioni…bisogna imparare a mangiare meglio che si può nella convivialità. Si fa la dieta per convivere meglio, non per escluderci dalle occasioni e in autunno-inverno con le serate con gli amici si è davanti ad un bel banco di prova. Se si impara a contenerci durante questo periodo, si è già a metà dell’opera.
Prima accennava anche al binomio riposo-benessere…
Certo; le serate di festa non devono essere uno stress per il nostro organismo, un tirare tardi a tutti i costi. Lo scarso riposo notturno provoca un’alterazione della produzione di alcuni ormoni (grelina, leptina, cortisolo) che alterano il nostro senso di fame e sazietà ed il metabolismo dei grassi con un conseguente aumento ponderale. Una persona che dorme poco introduce in media il 6% di calorie in più nel suo corpo.
Fare esercizio fisico in inverno?
Certamente, ma con la giusta misura ed il corretto allenamento. Le temperature rigide o la rarefazione dell’ossigeno in alta montagna sono fattori che pesano sul nostro cuore e sullo sforzo che richiediamo al nostro corpo per affrontare le fatiche. Chi non è allenato o ha problemi di salute (cardiaci, respiratori, di sovrappeso o obesità…) non si faccia attirare dalla biciclettata in collina tra i colori dell’autunno in mattinate rigide mattine o dalla sciata di un fine settimana in alta montagna d’inverno senza preparazione. Non si può passare da una vita sedentaria ad un’attività fisica intensa come quella di una giornata di sci…sarebbe una violenza; ognuno deve eseguire dell’attività fisica, ma nel rispetto dei propri limiti. Approfittiamo dei pomeriggi autunnali ancora miti per iniziare a fare attività all’aperto ed allenare il nostro cuore, i nostri polmoni e le nostre articolazioni.
Lei, dott.ssa Grendene, è esperta oltre che di Nutrizione anche di Medicina Estetica. Qualche consiglio anche per il benessere estetico?
Innanzitutto sottolineo l’importanza del rispetto della pelle. Abbiamo preso il sole durante l’estate, l’autunno è il momento ideale per fare dei peeling chimici per alleggerire la cute da tutte le cellule morte e per trattare le eventuali macchie solari. Le temperature rigide, gli ambienti resi asciutti dal riscaldamento e gli sbalzi termici tra interno ed esterno rappresentano una grave aggressione alla nostra pelle, che possiamo contrastare con un’adeguata idratazione della cute sia con creme che con biorivitalizzazione. Non manco di ricordare a tutte le Signore, poi, come l’odiata cellulite ed il problema delle gambe pesanti debbano essere trattati con la mesoterapia in autunno, per poter godere dei benefici in primavera-estate. Lo stesso vale per gli antipatici capillari delle gambe; la scleroterapia è una tecnica da applicare esclusivamente in inverno.