La chirurgia fast-track in protesica d’anca e ginocchio

Dottor Sacchetti, cosa si intende per FAST-TRACK che in inglese significherebbe “corsia o percorso preferenziale o privilegiato abbreviato”?

In termini generali è un sistema di gestione con l’obiettivo di standardizzare e ottimizzare le procedure , in questo caso specifico di preparazione e realizzazione degli interventi di protesi all’anca e al ginocchio che garantisca un risultato ottimale e riproducibile sulla qualità, efficienza e risparmio economico.

Quali vantaggi porta questo modello organizzativo?

Di fatto l’obiettivo è di ridurre tutte le possibili complicanze per il paziente che si deve sottoporre a tali procedure chirurgiche partendo dalla preparazione pre-ricovero fino alla dimissione post-riabilitazione grazie ad una collaborazione multi-disciplinare tra anestesista, chirurgo , infermiere e riabilitatore dedicati.

Attualmente in Italia sono poche le strutture sia pubbliche che private convenzionate che sono in grado di applicare questo modello per difficoltà a modificare la struttura organizzativa interna.

Il protocollo FAST-TRACK per la protesica di anca e ginocchio mira a garantire al paziente il miglior trattamento disponibile in ogni fase del percorso chirurgico : preparazione del paziente prima del ricovero , precisione e accorciamento dei tempi di attesa, immediata riabilitazione post-operatoria, controlli successivi periodici calibrati. Tra gli obiettivi anche una minor ospedalizzazione dopo aver raggiunto i parametri stabiliti di recupero funzionale e autonomia del paziente senza aumentare il rischio di complicanze post-operatorie. Ciò è possibile con adeguati protocolli medici multi-modali (anestesia e terapia antalgica) e riabilitativi . Indispensabile è l’educazione pre-operatoria che viene effettuata per il paziente e i suoi parenti con manuali informativi dettagliati che contengono tutte le informazioni sul percorso sia di preparazione all’intervento che di rientro alla vita normale (casa, lavoro, attività sportiva). Tali manuali consegnati ai pazienti contengono informazioni sulla tipologia dell’intervento e delle protesi impiantate, sulle aspettative reali dell’intervento, presentazione del team sanitario, prevenzione delle possibili complicanze (TVP, infezioni, lussazioni, mobilizzazioni ecc), sul tipo di anestesia e terapia antalgica post-operatoria, ausili da utilizzare e come gestire le proprie attività nel post-operatorio immediato e futuro fino al rientro nella quotidianità. In questo modo il paziente assume un ruolo di protagonista nel percorso che diventa più comprensibile e trasparente anche nell’accettazione di eventuali complicanze che purtroppo una chirurgia importante e difficile come quella protesica non può escludere.

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