Anche sul nostro territorio è in crescita il problema delle nuove povertà: Caritas Reggiana evidenzia il numero degli accessi al Centro di Ascolto Diocesano: 1.500 ogni anno di cui il 20% sono persone italiane.
A Reggio Emilia esiste un esempio di integrazione fra il pubblico e il privato per l’assistenza sanitaria proprio di queste persone, italiane e straniere, che si trovano in condizione di povertà e che spesso, per questo motivo, rinunciano alle cure mediche.
Dal 2008 infatti, la Fondazione Guido Franzini Onlus, insieme a Caritas Reggiana e il Centro Famiglie straniere dell’AUSL di Reggio Emilia lavora proprio per dare assistenza medica gratuita a persone in stato di indigenza.
Ce ne parla il Dottor Fabrizio Franzini, Presidente della Fondazione.
Dottor Franzini, come si inserisce il lavoro della Fondazione in questa realtà di disagio che colpisce anche il nostro territorio?
Siamo una Onlus senza fini di lucro che lavora a Reggio Emilia per dare assistenza sanitaria gratuita a tutte quelle persone, italiane e straniere, che si trovano in grave stato di indigenza.
In che modo?
I nostri volontari sono i medici e gli infermieri della Casa di Cura Villa Verde che gratuitamente assistono le persone che ci vengono inviate dall’ ambulatorio Caritas e dal Centro Famiglie Straniere dell’Ausl di Reggio Emilia con i quali collaboriamo già da alcuni anni. In questo modo possiamo dare un’assistenza più completa ai nostri pazienti facendo gli accertamenti necessari richiesti dopo la prima visita che avviene nei centri di accoglienza.
Come fanno le persone ad accedere a questo percorso di cura?
I nostri pazienti si rivolgono in prima istanza agli ambulatori del Centro per la Famiglia Straniera dell’AUSL ed al Poliambulatorio “Querce di Mamre” di Caritas reggiana, ove viene loro erogata una assistenza sanitaria di base. Si tratta di cittadini indigenti, non iscritti e non iscrivibili al SSN e/o in condizioni di marginalità sociale e povertà. Tale situazione di indigenza deve essere attestata dal Centro Famiglie Straniere dell’AUSL e da Caritas che, qualora lo ritengano necessario, secondo un protocollo prestabilito inviano ci loro pazienti. Ogni anno viene definito dalla Fondazione un budget di spesa per le prestazioni sanitarie che viene ripartito tra i due centri convenzionati. Il budget e le prestazioni richieste vengono semestralmente monitorate.
Quanti pazienti avete assistito nel 2017 e quali sono state le prestazioni più richieste?
Siamo partiti nel 2008 con un centinaio di prestazioni sanitarie. Quest’anno abbiamo erogato oltre 1600 prestazioni ambulatoriali che vanno dalla diagnostica per immagini, agli esami di laboratorio, alle visite specialistiche. Quando i mezzi ce lo permettono riusciamo anche a svolgere interventi chirurgici. Quest’anno siamo riusciti a realizzare un intervento di chirurgia generale e uno ai legamenti della spalla.
Spesso le persone assistite sono di diverse nazionalità. Rispetto ai primi anni di attività, notiamo però l’intensificarsi della presenza di pazienti italiani.
Come è possibile aiutare la Fondazione?
Per accogliere un numero sempre maggiore di pazienti siamo alla ricerca costante di fondi. Riceviamo molte erogazioni liberali di privati le cui donazioni, fiscalmente deducibili, ci aiutano a portare avanti il nostro lavoro. Fondamentale è anche il 5×1000 che è diventata un’irrinunciabile occasione di raccolta fondi.
Quest’anno inoltre, per il quarto anno consecutivo, organizziamo “Arte in Dono” una mostra mercato di opere donate dagli artisti del Circolo degli Artisti il cui ricavato sarà devoluto all’intervento chirurgico di un ragazzo di 28 anni che necessita di una protesi all’anca, un intervento che supera i 9.000€ di spesa.
Vi invitiamo quindi a passare per i corridoi della Casa di Cura Villa Verde (Viale Lelio Basso 1) per vedere le opere a prezzi d’occasione. E’ un modo per poter fare un regalo di Natale diverso a fin di bene.
Come seguire le attività della Fondazione?
Tutti gli eventi e manifestazioni da noi organizzate, oltre alle notizie che ci riguardano, sono consultabili sul sito internet www.fondazioneguidofranzini.it oppure sulla nostra pagina Facebook.