Come trattare le varici degli arti inferiori

Intervista al Dottor Lorenzo Donegà

Le varici degli arti inferiori interessano il 20% della popolazione nel corso della vita e sono quindi una malattia importante dal punto di vista sociale ed economico.

La possibilità di uno studio sempre più accurato ( innocuo e non invasivo ) con i moderni apparecchi ecocolordoppler consente una correzione della malattia emodinamica, con l’ obiettivo di ridare la normale fisiologia del circolo venoso.

Quindi sono state messe a punto tecniche per confezionare l’ intervento su ciascun paziente come ” un vestito su misura “.

In altre parole ogni paziente ha un trattamento personalizzato.

Tutti i trattamenti sono con tecniche mininvasive, in modo da dare anche un ottimo risultato estetico con assenza di cicatrici chirurgiche.

I trattamenti vanno dalla termoablazione con laser o radiofrequenza, cioè la chiusura della safena ( le safene sono i principali vasi del circolo superficiale ), alla correzione emodinamica con conservazione delle safene, all’ asportazione di varici, alla scleroterapia anche con schiuma) .

E fondamentale che il trattamento venga fatto da specialisti ( chirurghi vascolari ), in grado di padroneggiare tutte le tecniche e quindi scegliere il miglior trattamento per ciascun paziente.

Gli interventi vengono tutti eseguiti in anestesia locale, associata a sedazione. Anestesie epidurali, spinali o generali sono l’assoluta eccezione.

Si eseguono in Day Hospital, con dimissione nel pomeriggio e ripresa lavorativa dopo pochi giorni.

Il dolore post-operatorio è modesto e controllato con analgesici minori.

Le complicanze sono molto rare e generalmente risolvibili senza conseguenze.

In ogni caso al paziente vengono fornite al momento della visita dal chirurgo e nel percorso preoperatorio dall’ anestesista tutte le informazioni necessarie a un consenso adeguatamente informato.

Dottor Donegà, quando si esegue il trattamento con il laser?

Il trattamento laser è considerato nella letteratura internazionale il ” gold standard “, cioè il migliore sulle varici delle vene grandi safene; nel mondo anglosassone 80% dei trattamenti avviene con questo metodo; in Italia, a causa dei maggiori costi, solo il 20% viene trattato con questo metodo.

E’ possibile essere operati con il laser a Villa Verde a carico del Servizio Sanitario Nazionale?

Certamente, Villa Verde è accreditata con SSN e questi interventi con il laser vengono eseguiti ormai da 11 anni, senza che il paziente della avere alcun costo.

C’è un limite di età per operare le varici?

Non c’ è limite di età, in quanto gli interventi sono in anestesia locale.

Certamente il percorso preoperatorio che viene fatto per ciascun paziente ( esami del sangue, valutazione cardiologica e anestesiologica ) serve ad evidenziare rischi individuali che possono sconsigliare l’ intervento.

Perché si devono trattare le vene varicose?

Perché le varici possono determinare complicanze anche gravi, come le trombosi superficiali ma anche profonde ( se interessano il tronco safenico), quindi con rischio embolico.

Altro rischio importante perché invalidante è quello delle ulcere venose, fortunatamente in riduzione per il miglior trattamento dell’ insufficienza venosa.

E’ possibile che siano necessarie trasfusioni di sangue o emoderivati?

In 30 anni di attività non mi è mai capitato di dover fare trasfusioni per questo tipo di interventi, tanto che escludo che possa diventare necessario, soprattutto adesso con la chirurgia mininvasiva.

Cosa deve fare il paziente dopo l’ intervento?

Pochi giorni di riposo, usare la calza elastica e condurre una vita sostanzialmente normale.

Lascia un commento