Nutrizione e lesioni, rischi e responsabilità

Il convegno sarà sabato 26 novembre 2016 dalle ore 8.00 alle ore 18.00 presso la sala convegni Irecoop Largo M. Gerra 1 – 42124 ReggioEmilia

Si terrà il prossimo sabato 26 novembre la quarta edizione del convegno “Nutrizione e lesioni, rischi e responsabilità: ieri, oggi e domani. Il TEAM dei professionisti della salute” per parlare della correlazione tra la nutrizione e le lesioni che una alimentazione non corretta può determinare, soprattutto nelle persone anziane che spesso sono costrette a letto per lunghi periodi.

Dottor Orazio Cassiani da cosa nasce l’idea di organizzare un convegno su questo tema?

In Italia abbiamo ormai superato i 60 milioni di abitanti e una buona percentuale è affetta da patologie cronico degenerative che richiedono una presa in carico multi disciplinare.

Il ricovero ospedaliero rappresenta un momento importante di verifica delle condizioni nutrizionali del paziente anziano ed anche l’occasione per impostare un programma alimentare in grado di correggere e prevenire le conseguenze della malnutrizione eventualmente presente.

In letteratura vi è ampia evidenza di come la presenza di un team nutrizionale competente e ben strutturato assicuri un’ottimizzazione del lavoro e riduca le diseconomie consentendo un reale miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

Dal 2011, nel reparto di Medicina e Lungodegenza della Casa di Cura Villa Verde, abbiamo istituito un team composto da medici, infermieri, una dietista e personale di supporto, e negli anni abbiamo rilevato come l’attenzione sulla alimentazione quotidiana abbia determinato un netto miglioramento degli outcomes dei pazienti.

Quali sono i vantaggi di questo approccio “a 360 gradi” verso il paziente?

Al letto del paziente si presentano diversi professionisti ed ognuno per il proprio profilo di competenza costruisce una tessera del mosaico. La chiave per tentare di risolvere il problema delle lesioni da decubito è la prevenzione e la gestione tramite un approccio integrato, dove ogni professionista (nutrizionista, farmacista, dietista, anestesista, fisioterapista, infermiere…) entra in scena per recitare la sua parte in sintonia con gli altri attori.

Sistematicamente raccogliamo degli indicatori che ci mostrano una stretta correlazione tra buona alimentazione e miglioramento delle lesioni. Durante la degenza media di circa un mese in reparto, lo screening alimentare, l’utilizzo di presidi di prevenzione e la eventuale medicazione evidenziano una riduzione in termini numerici e di estensione delle piaghe da decubito.

Qual è il messaggio che volete trasmettere con questo evento?

L’evento formativo negli anni si è spinto sempre più verso l’idea di integrazione delle figure professionali che costruiscono la rete a sostegno della popolazione fragile: “ognuno è prezioso nella composizione del mosaico”. Abbiamo voluto dimostrare come in sanità sia possibile lavorare in sinergia: pubblico e privato, territorio ed ospedale per garantire al cittadino le migliori opportunità di gestione integrata.

Oggi il contesto socio, politico ed economico ci spinge verso la sperimentazione di nuovi modelli integrati, che vadano oltre gli schemi consueti, rompendo la resilienza che ancora sostiene in parte il rapporto tra le professioni. Assistiamo ogni giorno allo spacchettamento delle competenze e delle professionalità, che purtroppo non possiamo più sostenere. Partendo dalla definizione del bisogno di nutrizione (artificiale ed integrativa), che ha caratterizzato il nostro primo convegno, l’evoluzione del concetto di bisogno integrato, ci ha stimolato ad approfondire i concetti di Resilienza, Resistenza e Capacità di Trazione per tutti i bisogni che caratterizzano una società in continuo movimento.

A chi si rivolge il Convegno?

L’evento, organizzato da un gruppo multi professionale al quale ho partecipato insieme al Dr. Francesco Rocchi, alla Dr.ssa Chiara Marini, alla Dr.ssa Sara Clemente, al Dr. Manuel Viscomi di Villa Verde e al Dr. Luca Rossi dell’AUSL di Reggio Emilia, è stato accreditato per medici, infermieri, dietisti, farmacisti, biologi e fisioterapisti.

Abbiamo ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Reggio Emilia, dell’Ordine dei Medici di Reggio Emilia, del collegio IPASVI di Reggio Emilia, di ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) ed AISLeC (Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee).

E’ prevista la presenza di professionisti provenienti oltre che dalla regione Emilia Romagna, anche dal Veneto, Lombardia, Toscana, Liguria e regioni limitrofe. Apriranno il convegno Ottavia Soncini, Vicepresidente della Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, e la Dr.ssa Marisa Siccardi (ANIN) decano delle professioni sanitarie, per un saluto delle autorità prima di entrare nel vivo della discussione.

Il filo rosso conduttore si dipanerà “raccontando ciò che accadeva ieri, ciò che accade oggi e quello che dobbiamo fare in termini etico professionali per mantenere la sostenibilità del SISTEMA SALUTE di domani.

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