Intervista al Dottor Alireza Janjani
Dottor Janjani, cos’è il glaucoma?
E’ un gruppo di patologie oculari che hanno in comune il progressivo danno della testa del nervo ottico e dello strato delle fibre nervose della retina portando ad una perdita lenta e silenziosa della vista. Il nervo ottico è formato dalle fibre nervose provenienti dalla retina che ha il compito di portare il segnale visivo dall’occhio fino al cervello. Per questo è di fondamentale importanza salvaguardarlo dalle malattie che possono colpirlo. Una diagnosi precoce e un tempestivo trattamento però, possono scongiurare gli effetti di questa patologia o ridurre al minimo la sua progressione.
Esistono diversi tipi di glaucoma, il più frequente tra questi (60-70%) è il glaucoma primario ad angolo aperto.
Proviamo a capire cosa succede nell’occhio quando si ha questo tipo di glaucoma:
Tantissimi studi diversi hanno dimostrato che il più importante fattore di rischio per questo tipo di glaucoma è “la pressione degli occhi alta”.
Ma cosa significa avere alta la pressione degli occhi?
Il nostro occhio al suo interno produce un liquido trasparente e ricco di nutrienti che scorre al suo interno per nutrire tutti i tessuti oculari. Finito il suo lavoro questo liquido fuoriesce attraverso un reticolato spugnoso. Se la produzione è troppo abbondante o il deflusso è troppo lento si crea un aumento di liquido all’interno dell’occhio con un aumento della pressione.
Chi è a rischio per il glaucoma?
Chiunque può sviluppare il glaucoma. Alcune persone, sono a rischio più elevato rispetto ad altri:
presenza di sintomi
età superiore ai 60 anni
familiarità glaucomatosa
elevata ipermetropia e miopia
Tra questi è da tenere particolarmente in considerazione la familiarità glaucomatosa, in quanto queste persone hanno un rischio di sviluppare la malattia 7-10 volte maggiore rispetto agli altri.
Sottoponendosi ad una visita completa poi, il vostro oculista potrà verificare la presenza di specifici fattori di rischio come: elevata pressione oculare, sottigliezza della cornea e alterazione della forma del nervo ottico. Quando si verifica la combinazione di più di un fattore, la prescrizione di farmaci riduce il rischio di glaucoma in via di sviluppo di circa la metà.
Quali sono i sintomi del glaucoma cronico ad angolo aperto?
In un primo momento, il glaucoma non dà sintomi, non provoca nessun dolore e la vista rimane normale, ciononostante la malattia può progredire ugualmente in uno o in entrambi gli occhi.
Se non adeguatamente curate, le persone con il glaucoma perdono lentamente la loro visione periferica fino a perdere del tutto la visione della “coda dell’occhio” avendo la sensazione di vedere come attraverso un tunnel.
Come si rileva?
Il glaucoma si può rilevare solo attraverso una visita completa oculistica ed esami strumentali che includano:
acuità visiva: misurazione della vista alle varie distanze;
tonometria: la misurazione della pressione oculare
esame del fondo oculare: valutazione dello stato di salute della retina e del nervo ottico.
test del campo visivo: misurazione della visione periferica, questo esame aiuta l’oculista a verificare eventuali danni della visione tipici del glaucoma
pachimetria: misurazione dello spessore della cornea,
oct gdx hrt: sono diversi strumenti diagnostici non invasivi che analizzano lo stato di salute del nervo ottico.
Come si tratta il glaucoma?
Innanzitutto il trattamento immediato nella fase iniziale può ritardare la progressione della malattia tramite la riduzione della pressione oculare e la neuroprotezione attraverso l’uso di farmaci. Ecco perché la diagnosi precoce è di fondamentale importanza.
Ci sono diversi trattamenti per il glaucoma, più frequentemente vengono utilizzati dei medicinali (sotto forma di colliri ), laser trabeculoplastica, chirurgia convenzionale, oppure qualche volta combinazione di più di un trattamento.
Per quanto riguarda la somministrazione di farmaci, in genere vengono prescritti dei colliri che sono la forma più comune per il trattamento di glaucoma. È importante ricordare che solo prendendo regolarmente i colliri si abbassa e si mantiene sotto controllo la pressione oculare.
La Trabeculoplastica laser invece aiuta il drenaggio del fluido verso l’esterno dell’occhio. Viene eseguita in ambulatorio creando dei forellini che aiutano il drenaggio dei liquidi fuori dall’occhio.
Infine attraverso una tecnica chirurgica che crea un canale di deflusso per il liquido totalmente nuovo rispetto al reticolo spugnoso di cui abbiamo parlato sopra. Il medico può suggerire questo trattamento in qualsiasi momento, tuttavia in genere questa tecnica chirurgica spesso viene proposta solo dopo aver appurato che i farmaci e la chirurgia laser non sono riusciti a controllare la pressione.
Come tutti gli interventi, anche questo può avere degli effetti collaterali che posso provocare una diminuzione della vista per insorgenza ad esempio di cataratta, problemi corneali, infiammazioni o infezioni all’interno dell’occhio oppure ancora problemi dovuti ad una pressione troppo bassa. In questo caso, parlate con il vostro medico per affrontare la complicanza.
Quali sono le altre forme di glaucoma e come vengono trattate?
Come accennato all’inizio, il glaucoma ad angolo aperto è la forma più comune, ma non l’unica, esistono diverse forme di glaucoma.
Tra questi merita particolare menzione il glaucoma acuto ad angolo chiuso. In questo tipo di glaucoma il fluido nella parte anteriore dell’occhio in un certo momento non riesce più a defluire perché l’angolo di deflusso viene bloccato da parte dell’iride. Le persone con questo tipo di glaucoma possono avere un improvviso aumento della pressione oculare. I sintomi includono dolore e nausea, arrossamento degli occhi e visione offuscata. In caso di questi sintomi, fatevi visitare subito. Si tratta infatti di un’emergenza medica. Di solito, la chirurgia laser immediata e farmaci possono diminuire il blocco, abbassare la pressione oculare, e proteggere la visione.
Voglio infine ricordare sia a voi che al vostro oculista e al medico di medicina generale, di tenere in considerazione che tutti gli effetti collaterali rilevanti sia sistemici (come la bradicardia o il broncospasmo), ma anche quelli oculari che spesso sono la causa di un abbandono della terapia, possono essere precocemente valutati e trattati in maniera da trovare la cura più adatta a voi.