Integratori alimentari per il benessere femminile

Intervista al Dottor Glennis Menozzi

Dottor Menozzi, cosa sono gli integratori alimentari?

La definizione di integratori si riferisce a sostanze che favoriscono l’assunzione di determinati principi nutritivi assenti o carenti nella dieta,che integrano cioè la dieta, completandola. Non hanno quindi proprietà curative come i farmaci.

I principali integratori alimentari sono: vitamine, minerali, aminoacidi, prodotti vegetali, concentrati, estratti.

L’assunzione deve avvenire sotto controllo medico che valuta lo stato di salute del paziente, segnalando ogni reazione avversa.

Quali disturbi possono essere trattati nella donna con questi integratori?

Innanzitutto la sindrome premestruale: caratterizzata da sintomi fisici e psichici che interessano l’85% delle donne di cui un 10% merita il trattamento in quanto influenzano negativamente la vita della donna, provocando alterazioni sia a livello dei rapporti familiari che lavorativi.

Nei casi più gravi si interviene per via farmacologica con terapie ormonali e non ormonali. Metodi “alternativi” si utilizzano nelle forme più lievi.

Anche il periodo postmenopausale e l’osteoporosi possono essere trattati con integratori. La carenza estrogenica tipica del periodo postmenopausale infatti, provoca una riduzione della densità di massa ossea ed in questa fase fino ad un 30% di donne va incontro a fratture del polso e del femore e delle vertebre.

La prevenzione si basa sull’esercizio fisico già in gioventù, assumendo alimenti ricchi di calcio e bloccando la perdita ossea al momento della menopausa (Ca, Vitamina D, Terapia ormonale sostitutiva ).

Quali sono e qual è il ruolo degli integratori alimentari nei disturbi femminili?

I principali integratori sono:

VITAMINA C: presente negli agrumi, kiwi, vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori ecc. Bassi livelli di Vitamina C sembrano favorire l’aterosclerosi e di conseguenza le altre patologie derivate.

VITAMINA E: liposolubile presente nei semi, cereali, frutta e ortaggi, è un fattore antiossidante quindi utile nel prevenire danni cardiovascolari.

ACIDO PANTOTENICO: utile nei casi di astenia, insonnia, inappetenza, efficace nel processo di produzione degli anticorpi e quindi nella resistenza alle infezioni. Presente nel fegato, crusca di frumento, pappa reale, lievito di birra.

ACIDO FOLICO: devono essere assunti nella dieta ed il fabbisogno aumenta in gravidanza. In caso di carenza può aumentare il rischio di malformazioni del sistema nervoso del feto, fra cui la spina bifida. Svolge inoltre un ruolo importante nel ridurre i livelli ematici di Omocisteina che favorisce l’aterosclerosi e l’ipertensione

MAGNESIO: associato alla Vitamina B6 si è rivelato utile nella sintomatologia premestruale, sul tono dell’umore e emicrania.

COENZIMA Q 10: presente nella dieta specie vegetariana, è risultato importante nella protezione dalle malattie cardiovascolari.

Tra gli integratori fitoterapici troviamo:

VITEX AGNUS CASTUS: provoca effetti benefici nel trattamento dei disturbi premestruali, riducendo gli stati ansiosi e la mastodinia.

IPPOCASTANO: Indicato nel trattamento dei soggetti con insufficienza venosa cronica. L’efficacia è analoga a quella che si ottiene utilizzando le calze contenitive, con netta riduzione dell’edema alle caviglie.

CENTELLA ASIATICA: utile nell’insufficienza venosa.

In conclusione è possibile quindi affermare che, senza nulla togliere alla terapia farmacologica ufficiale, in situazioni di lieve e media gravità si possono utilizzare rimedi non farmacologici che hanno dimostrato efficacia ed utilità senza effetti collaterali importanti.

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